Affitti in calo del 2,2% nei mesi di ottobre.

Novembre 2, 2022
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Cala il prezzo dei canoni di locazione in Italia, sceso del 2,2% a ottobre rispetto al mese precedente, per attestarsi a 11,7 euro/m2 mensili. Nonostante tutto il prezzo di richiesta segna un incremento pari al 2,6% negli ultimi 12 mesi, secondo l’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.

Capoluoghi Il mantenimento dei livelli di attività nei grandi mercati cittadini ha comunque determinato aumenti nelle piazze più dinamiche sul fronte locazione, con i rimbalzi maggiori a Milano (4,1%) e Torino (4%). Alle loro spalle crescono Catania (3,6%), Genova (1,7%), Firenze (1,4%) e Venezia (1,3%); tengono Roma (0,8%) e Napoli (0,2%); giù Bologna (-0,5%) e Palermo (-2,2%). La situazione nei capoluoghi monitorati registra 49 centri con variazioni negative contro 42 in rialzo e 3 centri con prezzi stabili a ottobre (Salerno, Monza e La Spezia). Massa (-17,3%) e Vercelli (-10,1%) segnano i maggiori cali del periodo. Dall’altro lato, il capoluogo che è cresciuto maggiormente è Chieti (6,8%), seguito da Agrigento (6,6%) e Prato (5,1%).

Milano (20,8 euro/m²) non si ferma toccando il massimo storico da quando l’indice di idealista è stato introdotto (2012). La seguono, nella graduatoria delle città più care per gli inquilini italiani, Venezia (16,7 euro/m2), Bologna (16,5 euro/m2), Firenze (16 euro/m2) e Roma (14 euro/m2). Sul versante opposto, il capoluogo più economico è Caltanissetta con 4,3 euro mensili, davanti a Chieti (4,7 euro/m2) e Vibo Valentia (4,8 euro/m2).

Province La tendenza provinciale dei canoni di locazione è nettamente ribassista con cali in 80 zone su 106 questo mese. Dopo l’estate i prezzi si sono sgonfiati in particolare nelle località di maggior richiamo turistico, come testimoniano i cali a due cifre di Massa-Carrara (-17,5%), Latina (-16%) e Lucca (-13,8%), ma ribassi hanno toccato in media 3 province italiane su 4, in un contesto di estrema volatilità influenzato dagli affitti nel periodo estivo. Così si spiega l’aumento anomalo dei prezzi di richiesta a Rimini (45%), seguita da Benevento (4,9%) e Torino (4,2%) tra le aree che hanno segnato i maggiori aumenti a ottobre.

Rimini si aggiudica anche il primato di provincia italiana più cara (27,4 euro/m2), seguita da Belluno (21,6 euro/m2) e Grosseto (20,6 euro/m2). Di contro, Enna (4,3 euro/m2), Caltanissetta (5 euro/m2) e Isernia (5,1 euro/m2) sono le province con gli affitti più bassi.

Regioni Il prezzo medio delle locazioni è diminuito in quasi tutte le regioni, ad eccezione di Emilia-Romagna (10,1%), Piemonte (1,4%) e Trentino-Alto Adige (0,2%). La Lombardia, invece, presenta gli stessi prezzi di un mese fa. Nella parte bassa del ranking, oltre al Molise, che segna fluttuazioni anomale con forti oscillazioni dei prezzi determinati dai soggiorni brevi della stagione estiva, i cali maggiori spettano alla Calabria (-8,2%) alla Valle d’Aosta (-8,1%). Il presto delle regioni in trend negativo sono racchiuse in una forchetta che va dal 4.9% della Toscana e al meno 0,5% del Veneto.

Nonostante il netto calo di ottobre, la Valle d’Aosta (15,9 euro/m2) si conferma la regione più cara davanti a Lombardia (15,8 euro/m2), Trentino-Alto Adige (14,4 euro/m2), Emilia-Romagna (14%), Toscana (13,6 euro/m2) e Lazio (12,4 euro/m2), tutte regioni con valori sopra la media nazionale. Il resto delle macroaree, che si attestano su valori inferiori alla media italiana, va dagli 11,1 euro della Liguria a scendere sino ai 6,7 euro dell’Umbria, la regione più economica per gli affitti.

L’indice dei prezzi degli immobili idealista Per la realizzazione dell’indice dei prezzi degli immobili di idealista vengono analizzati i prezzi di offerta basati sui metri quadri costruiti (a corpo) pubblicati dagli inserzionisti della piattaforma. Le inserzioni atipiche e le inserzioni con prezzi fuori mercato vengono eliminate dalle statistiche. Includiamo la tipologia di case unifamiliari (ville) e scartiamo immobili di qualsiasi tipologia che non hanno ottenuto interazioni da parte degli utenti per molto tempo. I dati finali vengono generati utilizzando la mediana di tutte le inserzioni valide in ciascun mercato.