Affitti in lieve calo nel terzo trimestre, ma ancora in crescita su base annua

Ottobre 7, 2025
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Nel terzo trimestre del 2025 il mercato degli affitti residenziali italiani mostra segnali di stabilizzazione dopo un lungo periodo di crescita. I canoni medi hanno registrato un leggero calo dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti, pur mantenendo una crescita del 3,9% su base annua.

Il prezzo medio nazionale si attesta intorno ai 14,8 euro al metro quadro, con un calo mensile dello 0,9%.
Un segnale che indica un raffreddamento della domanda e, al tempo stesso, una maggiore disponibilità di abitazioni sul mercato delle locazioni.


Tendenze nazionali

Nonostante la lieve flessione, i valori restano elevati in molte aree urbane. Le grandi città continuano a rappresentare i poli più costosi del Paese, mentre nei centri medi e piccoli si osserva una maggiore variabilità.

  • Milano mantiene il primato con una media di 23,5 €/m², seguita da Firenze, Roma, Venezia e Bologna.
  • Napoli e Palermo registrano una crescita moderata, mentre Genova e Bologna segnano leggere correzioni negative.
  • Bari, Cagliari e Venezia si distinguono invece per incrementi più marcati nei canoni di locazione.

I dati nei capoluoghi

Nel complesso, circa la metà dei capoluoghi italiani ha visto aumenti nei prezzi degli affitti, mentre l’altra metà ha registrato lievi ribassi o stabilità.

Le città con le crescite più significative nel trimestre includono:

  • Grosseto (+11,2%)
  • Cagliari e Bari (+9,7%)
  • Carrara (+9,1%)
  • Reggio Calabria (+8,4%)

Al contrario, i ribassi più evidenti si riscontrano a:

  • Cesena (-9,5%)
  • Salerno (-8,6%)
  • Macerata (-7%)
  • Forlì (-6,8%)

Andamento nelle province

Anche sul fronte provinciale il quadro è variegato: circa due terzi delle province italiane mostrano valori in aumento, mentre il restante terzo evidenzia cali contenuti.

Le province più dinamiche del trimestre sono:

  • Udine (+23,1%)
  • Cosenza (+12,1%)
  • Aosta e Taranto (+9,5%)

Le flessioni più marcate si osservano invece nelle aree di Forlì-Cesena, Ravenna, Bolzano, Lucca e Teramo.

Tra le province più costose spiccano Lucca (27,6 €/m²), Belluno (26,8 €/m²), Aosta (24,9 €/m²) e Milano (22,6 €/m²).
Quelle più accessibili restano Avellino (6 €/m²), Caltanissetta (5,5 €/m²) e Enna (5,3 €/m²).


Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Il mercato delle locazioni sembra entrare in una fase di equilibrio, dopo anni di crescita sostenuta. La domanda resta viva, ma meno frenetica, mentre l’offerta tende lentamente ad ampliarsi.

Per i proprietari, questo scenario suggerisce l’importanza di rivedere i canoni in base al contesto locale per restare competitivi.
Per gli inquilini, invece, il lieve rallentamento può rappresentare un’opportunità di negoziazione e un respiro di sollievo dopo mesi di rincari.