Immobili commerciali, un settore ancora sotto i riflettori: le tendenze del 2025

Il mercato degli immobili commerciali in Italia continua a dimostrarsi solido e attrattivo per gli investitori, nonostante il contesto economico in evoluzione. Dopo anni di adattamento ai nuovi modelli di consumo e alle trasformazioni digitali, il 2025 si profila come un anno di consolidamento e rilancio per il comparto.
Secondo le previsioni di analisti e operatori, la stabilità dei tassi, il controllo dell’inflazione e un miglior clima di fiducia contribuiranno a una ripresa degli investimenti, soprattutto nei segmenti retail e mixed-use. Il mattone commerciale, insomma, torna protagonista.
Il mercato in numeri
Nel 2024 gli investimenti in immobili commerciali in Italia hanno superato gli 8,7 miliardi di euro, registrando una crescita di oltre il 40% rispetto all’anno precedente.
Un dato che conferma la volontà degli investitori — sia istituzionali che privati — di tornare a puntare sul settore, considerato un bene rifugio ma anche una leva strategica per la riqualificazione urbana.
Le aree più centrali e consolidate delle grandi città continuano a offrire rendimenti stabili e prospettive di rivalutazione, mentre i quartieri emergenti attraggono chi cerca occasioni di investimento a medio-lungo termine.
A livello nazionale, le vie dello shopping di fascia alta restano le più performanti, anche se si registra una maggiore attenzione verso location secondarie con potenziale di rilancio.
Focus sulle città italiane
Milano
Il “quadrilatero della moda” si conferma un punto fermo per gli investimenti di lusso. I brand internazionali continuano a scegliere Milano come vetrina privilegiata, mentre le vie secondarie mostrano una vacanza commerciale leggermente in aumento, dovuta ai costi elevati e alla selezione naturale del mercato.
Cresce invece l’interesse per nuove aree miste residenziali e retail, come Porta Romana o CityLife, dove il commercio si integra con il tempo libero e la ristorazione di qualità.
Roma
La capitale registra performance positive, con particolare vivacità nelle vie centrali e turistiche. L’attenzione si sposta anche verso zone in via di valorizzazione come Trastevere e Prati, dove marchi locali e internazionali stanno ridisegnando l’offerta commerciale.
Le gallerie storiche e le aree pedonali più frequentate mantengono un alto tasso di occupazione.
Napoli
Nel capoluogo campano, il mercato commerciale si rafforza nelle zone di pregio come via Toledo e Chiaia, dove la vacanza si è ridotta grazie al rinnovato interesse di marchi del settore moda e food.
Al contrario, alcune vie secondarie mostrano ancora spazi disponibili, ma con buon potenziale di riconversione per concept store o ristorazione di qualità.
Altre città
Venezia, Bologna, Firenze e Torino confermano trend positivi ma differenziati: il turismo, la cultura e la vivibilità sono i fattori che determinano le migliori performance.
In particolare, Firenze e Bologna attraggono investitori esteri per la stabilità dei flussi turistici e la crescita della spesa media.
I nuovi trend del mercato commerciale
Il 2025 sarà un anno chiave per l’evoluzione del settore.
Le strategie di investimento non si concentrano più solo sulla posizione dell’immobile, ma anche sulla qualità dell’esperienza d’acquisto e sui servizi accessori.
Ecco i principali trend in evidenza:
- Integrazione fisico-digitale: sempre più investitori puntano su spazi ibridi, capaci di combinare vendita diretta e presenza online.
- Esperienzialità e intrattenimento: i negozi non sono più solo punti vendita, ma luoghi di relazione e brand identity.
- Riconversione di spazi: ex uffici e locali sfitti vengono riutilizzati per attività retail, coworking o food&beverage di qualità.
- Sostenibilità: cresce l’interesse per edifici efficienti e certificati, con consumi ridotti e tecnologie smart.
Gli investitori tornano a guardare al retail
Nonostante il boom dell’e-commerce negli anni scorsi, il negozio fisico ha ritrovato una sua centralità.
Il contatto diretto con il cliente, l’esperienza immersiva e la possibilità di costruire relazioni reali stanno spingendo molti marchi a rafforzare la propria presenza nelle vie più frequentate.
Gli spazi commerciali, oggi, non sono più considerati semplicemente “luoghi di vendita”, ma hub esperienziali che raccontano il brand e creano valore nel lungo periodo.
Questo cambio di prospettiva spiega perché il retail torni nel mirino degli investitori, soprattutto in contesti urbani ad alta attrattività.
Cosa aspettarsi nel 2025
Il nuovo anno si preannuncia stabile ma dinamico per il mercato degli immobili commerciali.
Le previsioni indicano una crescita progressiva, trainata da:
- maggiore fiducia degli investitori,
- tassi d’interesse più favorevoli,
- nuove forme di collaborazione tra operatori immobiliari e brand retail,
- rinnovata attenzione alla qualità architettonica e all’efficienza energetica.
Il successo dei prossimi mesi dipenderà dalla capacità di coniugare innovazione, sostenibilità e centralità dell’esperienza.
Il settore commerciale italiano entra in una fase di maturità e rinnovamento, sostenuto da capitali, visione strategica e fiducia.
Dalle high street di Milano e Roma ai nuovi poli urbani di Napoli e Bologna, gli investitori riconoscono nel mercato retail una solida opportunità di crescita e diversificazione.
Per chi opera nel real estate, il 2025 sarà un anno da leggere in chiave strategica: non solo per investire, ma per creare valore duraturo attraverso immobili capaci di adattarsi ai nuovi stili di vita e di consumo.