Impianti fotovoltaici in condominio: chi ha l’ultima parola?

Per installare un impianto fotovoltaico all’interno di un contesto condominiale è necessaria l’autorizzazione da parte dell’assemblea? Questo è un interrogativo cruciale che spesso si pone quando un condomino desidera apportare modifiche strutturali all’edificio condiviso. Un caso pratico, supportato da una decisione della Cassazione, fornisce chiarezza su questa delicata questione.
Immaginiamo un condomino che vuole installare dodici pannelli fotovoltaici su una parte comune dell’edificio in cui vive. Tuttavia, l’assemblea condominiale si mostra riluttante a concedere l’autorizzazione per questa modifica. Di fronte a tale ostilità, il condomino decide di intraprendere un’azione legale, cercando un chiarimento su chi abbia effettivamente il potere decisionale in questo tipo di situazione.
La vicenda arriva quindi di fronte al Tribunale, il quale giunge alla conclusione che l’annullamento della delibera assembleare non comporterebbe alcun vantaggio per il condomino, poiché l’assemblea stessa non ha il potere di vietare l’installazione di un impianto fotovoltaico. Tuttavia, questa decisione non soddisfa appieno il condomino, il quale decide di appellarsi alla Corte d’Appello.
La Corte d’Appello, esaminando attentamente il caso, nota che l’assemblea non ha emesso un veto categorico all’installazione dei pannelli solari, ma ha semplicemente espresso un parere contrario al progetto, invitando il condomino a presentare alternative che potessero soddisfare le preoccupazioni degli altri condomini. Questa sottile distinzione diventa cruciale nel contesto legale, poiché solleva interrogativi sulla natura e l’efficacia di un parere negativo dell’assemblea.
Il condomino, tuttavia, non si arrende e decide di portare il caso davanti alla Corte Suprema di Cassazione. Nella sua difesa, il condomino si appella all’articolo 1122-bis del Codice Civile, il quale stabilisce che l’installazione di impianti fotovoltaici su parti comuni condominiali è consentita, previa comunicazione all’amministratore, senza che l’assemblea possa esprimere pareri negativi in merito.
La Cassazione, nel pronunciare la sua decisione, chiarisce che l’articolo 1122-bis autorizza effettivamente l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili su parti comuni condominiali, purché non comportino modifiche strutturali. In caso di necessità di interventi sulle parti comuni, il condomino deve informare l’amministratore e rispettare le modalità di esecuzione degli interventi, mentre l’assemblea ha il diritto di prescrivere modalità alternative o imporre cautele per la salvaguardia dell’edificio.
Questa decisione della Cassazione fornisce un chiaro orientamento giuridico su come affrontare le questioni legate all’installazione di impianti fotovoltaici in contesti condominiali. In conclusione, poiché l’installazione dei pannelli solari non implica modifiche strutturali alle parti comuni, il condomino ha il diritto di procedere con l’installazione, mentre l’assemblea non può vietare l’intervento.