La crescita del mercato non residenziale in Italia
Nel 2023, il mercato immobiliare non residenziale ha visto una crescita, soprattutto nel settore dei negozi, che ha registrato oltre 40.000 unità scambiate, segnando un aumento del 4,5%. La maggior parte dello stock si concentra al Sud e al Nord Ovest, con una quotazione media di 1.426 €/mq. Tuttavia, si è osservata una flessione nelle compravendite di uffici (-1%) e immobili produttivi (-3,8%). Il leasing immobiliare ha registrato una leggera ripresa, con un incremento del valore dei nuovi contratti, ma una contrazione nelle operazioni.
Negozi
Nel segmento dei negozi e laboratori, il 2023 ha contato oltre 2,5 milioni di unità immobiliari, con un incremento delle transazioni pari al 4,5% rispetto all’anno precedente. Al Sud, si concentra il 27,2% dello stock immobiliare totale, mentre le Isole hanno registrato un aumento delle compravendite dell’8,3%. Il prezzo medio di riferimento a livello nazionale si è attestato sui 1.426 €/mq, con un leggero incremento dello 0,6% rispetto al 2022. Questo aumento testimonia un trend positivo per il segmento commerciale, soprattutto in aree chiave del paese.
Uffici
Per quanto riguarda gli uffici, lo stock totale censito nel 2023 era di circa 628.000 unità. Tuttavia, dopo un biennio di crescita, le compravendite hanno subito una lieve contrazione, con un calo dell’1% rispetto al 2022, pari a 13.263 unità scambiate. La maggior parte degli uffici si trova nel Nord Italia, che detiene quasi il 53% dello stock nazionale. La quotazione media è diminuita leggermente, attestandosi a 1.311 €/mq, con una flessione dell’1,3% rispetto all’anno precedente.
Settore produttivo
Nel settore produttivo, che comprende le categorie catastali D/1 e D/7, sono state censite quasi 822.000 unità. Il 60% di queste unità si trova nel Nord Italia, confermando il primato industriale di quest’area. Nel 2023, le transazioni sono calate del 3,8%, segnando un rallentamento rispetto alla crescita del biennio precedente. Il prezzo medio di vendita per il settore produttivo è stato di 450 €/mq, con una lieve flessione dell’1% rispetto al 2022.
Leasing immobiliare
Nel comparto del leasing immobiliare, utilizzato principalmente da piccole e medie imprese, il 2023 ha visto una leggera ripresa del +0,5% in termini di valore dei nuovi contratti, nonostante una contrazione del numero di operazioni (-13,8%). A fine anno, il 9,7% delle imprese italiane risultava avere un contratto di leasing attivo. La maggior parte dei contratti stipulati ha riguardato immobili industriali, seguiti da quelli commerciali, confermando la centralità del leasing come strumento di finanziamento per il settore imprenditoriale.