Mutuo prima casa giovani: possibile risparmio fino a 9mila euro

Maggio 26, 2021
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Nella bozza del decreto allo studio del governo sono previste una serie di misure che consentirebbero di abbattere le spese agli acquirenti con meno di 36 anni. Tra gli incentivi le esenzioni dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, il dimezzamento degli oneri notarili e, in caso di acquisto da un’azienda, il credito di imposta sull’Iva.

Il governo nella bozza del decreto Sostegni-bis ha inserito una serie di misure finalizzate ad aiutare economicamente chi ha meno di 36 anni nell’acquisto della prima casa, fino al 31 dicembre 2022. Secondo i calcoli fatti dal Sole 24 Ore con i nuovi incentivi sull’acquisto un immobile di 180mila euro si potrebbero risparmiare tra i 2.800 e i 9.000 euro. Ecco quali sono i benefici allo studio dell’esecutivo e in che modo saranno agevolati i giovani che vorranno acquistare casa.

LE ESENZIONI – La bozza del decreto Sostegni-bis prevede: l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale sugli atti di compravendita, nuda proprietà e usufrutto di case di abitazione (purché non di lusso) a favore di under 36; l’esenzione dell’imposta sostitutiva sull’atto di mutuo.

IL CREDITO D’IMPOSTA – Sempre nella bozza del decreto Sostegni-bis è previsto il riconoscimento di un credito d’imposta come ristoro in caso di Iva pagata sul valore della casa (nel caso di acquisto da un’azienda) che potrà essere utilizzato in compensazione, nella successiva dichiarazione Irpef o ai fini dell’imposta di registro nei successivi atti di donazione o successione.

ONERI NOTARILI – Nella bozza del decreto Sostegni-bis è citato anche un dimezzamento degli onorari notarili sulla stipula di questi atti, ma occorrerà vedere la versione finale del testo.

ACQUISTO CASA DA UN PRIVATO – Nel caso di acquisto di un immobile da 180mila euro tramite mutuo all’80%, con i provvedimenti messi in campo dal governo si potrebbero risparmiare circa 2.800 euro se a vendere la casa fosse un privato: verrebbe cancellata l’imposta di registro, che per la prima casa è pari al 2% sul valore catastale dell’immobile (che è 115,5 volte la rendita catastale), le imposte ipotecarie e catastali (50 euro ciascuna) e quella sostitutiva (0,25%) dell’importo finanziato).

RISPARMIO PER 2.837 EURO – Secondo la simulazione del Sole 24 Ore, si risparmierebbero 1.421 euro di imposta di registro, 50 euro di imposta ipotecaria, 50 euro di imposta catastale, 941 euro di onorari notarili e 375 euro di imposta sostitutiva per un totale di 2.837 euro.

Via Toce 13, la prima palazzina in Lombardia ad essere certificata classe energetica A+ Gold (MILANO - 2014-09-28, Luca Matarazzo) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ACQUISTO CASA DA UN’IMPRESA – Se casa fosse venduta da un’impresa, ad esempio quando si acquista direttamente dal costruttore, sarebbe il credito d’imposta sull’Iva (4% del valore dell’immobile), rimborsato però in un secondo momento, a far crescere il risparmio per gli under 36 fino a 9mila euro.

RISPARMIO PER 9.116 EURO – In questo caso il risparmio totale di 9.116 euro sarebbe dato da 200 euro di imposta di registro, 200 euro di imposta ipotecaria, 200 euro di imposta catastale, 941 euro di onorari notarili, 375 euro di imposta sostitutiva e 7.200 di Iva che si recupererebbero grazie al credito d’imposta.

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QUALI SPESE RESTANO IN CAPO ALL’ACQUIRENTE – Con le nuove misure, rimarrebbero comunque in capo all’acquirente under 36 le spese del notaio, gli eventuali costi dell’agenzia immobiliare e quelli dell’istruttoria della pratica di mutuo da parte della banca.

ACCESSO AL FONDO DI GARANZIA – Nel provvedimento allo studio del governo sarebbe prevista anche la possibilità per gli under 36 di accedere al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa e ottenere così un prestito dalla banca per un ammontare pari al 100% del prezzo dell’immobile (fino a un massimo di 250mila euro).