Offerta di stanze in Italia in calo del 45% con aumento dei prezzi nei centri principali

Settembre 7, 2023
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L’analisi condotta dall’Ufficio Studi di idealista, getta luce sullo stato attuale del mercato delle stanze per studenti in Italia, rivelando una netta riduzione del 45% nell’offerta di stanze in affitto rispetto all’anno precedente, associata ad aumenti dei prezzi in molte delle principali città italiane.

Nel panorama in continua evoluzione del mercato delle stanze in case condivise in Italia, emerge un altro trend significativo. L’età media di coloro che cercano stanze in case condivise è in costante aumento, passando da 32 anni nel 2022 a 34 anni nel corso del 2023. Un confronto con il 2019 – l’ultima analisi svolta prima della pandemia – l’età media dei locatori si attestava sui 29 anni.

La tendenza al calo dell’offerta delle stanze si manifesta in modo particolarmente accentuato in alcune città, tra cui spiccano Venezia (-86%) e Trento (-81%). Anche le principali città italiane non sono state risparmiate, con cali significativi registrati a Milano (-70%), Roma (-65%), Bologna (-61%) e Napoli (-44%). Napoli, tuttavia, mostra un calo leggermente inferiore rispetto alla media nazionale. In controtendenza, alcune città stanno sperimentando un incremento dell’offerta di stanze per studenti. Tra queste spiccano Brescia (136%), Sassari (83%) e Forlì (71%). In crescita anche Catanzaro (36%), Modena (27%) e Treviso (6%).

Prezzi di richiesta in aumento dell’1.4% nell’ultimo anno in Italia Ma in relazione al forte calo dell’offerta è analizzando i singoli mercati che si evidenziano le variazioni di prezzo più marcate: Bergamo (27%), Firenze (26,6%), Torino (25%), Genova (16,7%), Verona (14,3%), Bari (11,1%), Padova (10,3%) e Milano (10%) segnano incrementi a doppia cifra. Aumenti anche a Roma e Napoli (entrambe 9,4%). Milano resta la città più cara per studenti e lavoratori fuorisede con 570 euro di media per la stanza davanti a Torino. Seguono Firenze e Brescia (490 euro per entrambe), quindi Bergamo (470 euro), Roma (460 euro), Bologna e Padova (entrambe 450 euro) per citare le più care.

Le più economiche sono invece Reggio Calabria (180 euro), Catania (220 euro), Messina (220 euro), Pescara e Ancona (entrambe 230 euro).

Il profilo di chi condivide l’abitazione in Italia 34 anni di età media. Non ammettono animali in casa, in maggioranza non sono fumatori e si concentrano per lo più nei centri delle grandi città. Roma (16,4%), seguita da Milano (7,4%) e Torino (6,2%) sono i capoluoghi con la maggiore presenza di stanze in affitto; da sole rappresentano circa un terzo dell’offerta nazionale. Seguono Napoli (2,9%), Catania (2,4%), Firenze e Bologna (entrambe 2%), quindi il resto dei centri con percentuali sempre più marginali.

Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista: “Il boom degli affitti brevi ha portato a una significativa riduzione dell’offerta di stanze per gli studenti in molte delle principali città italiane. Questa tendenza ha creato un ambiente sempre più competitivo e ha innescato un notevole incremento dei prezzi delle stanze, mettendo a dura prova gli studenti universitari e le loro famiglie.

L’aumento dell’età media dei locatori di stanze in case condivise, tradizionalmente associate agli studenti universitari in cerca di un alloggio economico, suggerisce però un cambiamento significativo nella composizione di coloro che si rivolgono a questa tipologia abitativa, costituita sempre più da lavoratori. Le case condivise offrono un’alternativa più economica rispetto all’affitto di un intero appartamento, un fenomeno che richiede una riflessione approfondita sia da parte delle autorità locali per adattare l’offerta abitativa alle esigenze mutevoli della popolazione e garantire soluzioni accessibili e di qualità per tutti”.