Affittare una casa quanto rende?

Ottobre 2, 2019
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Quanto rende affittare casa nelle principali città italiane? In alcuni centri, come Cagliari, Trieste e Palermo rende oltre tre volte di più rispetto ai tassi di interesse dei BTP decennali. A dirlo è l’ultima analisi realizzata dal franchising Solo Affitti.

I tre capoluoghi con i rendimenti lordi più alti nel nostro Paese sono Cagliari (8,2%), Trieste (8,1%) e Palermo (7,5%). A seguire abbiamo Napoli e Torino (6,4%), Milano (6,3%). Rendimenti nella media a Bologna (6,1%), mentre sono inferiori alla media italiana a Genova, Ancona e Bari (5,7%).

Secondo Isabella Tulipano dell’Ufficio Studi di Solo Affitti, “i rendimenti medi delle abitazioni in affitto nelle principali città italiane sono aumentati di un punto, dal 5,1% al 6,1%. Nel quadriennio esaminato questo incremento è stato favorito sia dall’aumento dei canoni medi (+15,3%), da 608 a 701 euro, sia dalla discesa dei prezzi medi di vendita degli immobili, passati da 2.681 a 2.529 euro/ mq. La crescente richiesta di abitazioni in affitto nel nostro paese e, al contempo, la perdurante stagnazione dei prezzi delle case riconducibile all’incertezza economica sono i principali fattori che incidono sulla crescita dei rendimenti da locazione”.

Nella Capitale i rendimenti dei bilocali affittati in centro città si sono attestati attorno al 5,6%, poco più che a Firenze (5,5%) e Perugia (5,1%). Fanalino di coda in questa speciale graduatoria è Venezia, dove Solo Affitti ha rilevato una redditività media dei canoni pari al 4,8% per le case affittate nel centro abitato sulla terraferma.

I rendimenti al netto delle imposte

“I rendimenti lordi che abbiamo rilevato – aggiunge Tulipano – non sono poi così distanti da quelli netti. La tassazione sugli affitti, infatti, gode di numerose agevolazioni: la ‘cedolare secca’, ad esempio, prevede un’aliquota ordinaria del 21% per i contratti liberi “4+4” e una ridotta del 10% per i contratti a ‘canone concordato’. Per valutare la convenienza dell’investimento immobiliare, basti pensare che le obbligazioni diverse dai titoli di Stato sono tassate al 26% e comportano rischi a volte anche molto elevati”.