Nuova cedolare secca 2024: modifiche e aliquote

Gennaio 18, 2024
0 Commenti

La cedolare secca rappresenta un regime fiscale opzionale per le locazioni, consentendo di versare un’imposta unica in sostituzione di Irpef e addizionali locali. Questa agevolazione è disponibile per i cittadini che percepiscono redditi dalla locazione di immobili e detengono diritti reali su di essi, a patto che l’affitto non sia parte di un’attività di impresa o di arti e professioni. A partire dal 1 gennaio 2024, è entrato in vigore il nuovo regime della cedolare secca, con modifiche significative concentrate principalmente sugli affitti brevi.

Il cambiamento del regime della cedolare secca nel 2024 è dettato dall’articolo 19 della Manovra 2024, intitolato “Modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili”.

Le principali novità riguardano gli affitti brevi, con un aumento dell’aliquota dal 21 al 26 per cento a partire dal 1 gennaio, ma questa tassazione più elevata si applica solo dalla seconda casa locata in poi. Per il quinto immobile affittato, è richiesta l’apertura della partita Iva.

Se si affitta una sola casa, l’aliquota rimane al 21 per cento fino al 2023. La novità riguarda principalmente gli affitti brevi, regolamentati dal decreto legge numero 50/17.

Gli affitti brevi, contratti di durata non superiore a trenta giorni, sono disciplinati dalla normativa e possono godere della cedolare secca solo se si verificano due condizioni contrattuali specifiche: contratti produttivi di redditi fondiari e contratti produttivi di redditi diversi.

Le nuove aliquote per la cedolare secca nel 2024 sono del 21 per cento per il primo immobile locato brevemente e del 26 per cento per il secondo, terzo o quarto immobile. Per i contratti di affitto a lungo termine, come quelli quattro più quattro o tre più due, la cedolare secca rimane invariata, con il 21 per cento per quelli nel mercato libero e il 10 per cento per quelli a canone concordato.

La legge di Bilancio non ha apportato cambiamenti per la cedolare secca sugli affitti lunghi e su quelli a canone concordato. Tali affitti continuano a beneficiare dell’agevolazione della cedolare secca al 10 per cento nei Comuni con carenza di disponibilità abitative e in altre circostanze specifiche.

Per quanto riguarda gli immobili commerciali, nonostante una discussione prolungata, la cedolare secca nel 2024 non è stata estesa a questa categoria. Tuttavia, l’opzione di estendere l’agevolazione anche alla locazione di negozi e uffici è prevista nell’ambito della legge delega di riforma fiscale, potenzialmente inseribile in futuro con un’aliquota unica.

Il pagamento della cedolare secca nel 2024 può avvenire in un’unica soluzione entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore a 257,52 euro. Se l’importo supera tale soglia, il pagamento avviene in due rate, con il 40 per cento entro il 30 giugno e il restante 60 per cento entro il 30 novembre. Gli affittuari possono registrare contratti firmati digitalmente presso l’Agenzia delle Entrate, facilitati da servizi come quello offerto da Idealista per la creazione di contratti di affitto con firma online.