Condomini, cosa fare in caso di contagio.

Marzo 25, 2020
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Cosa fare in un condominio in caso di contagio da coronavirus? Vediamo cosa dispongono le norme sul lavoro.

  • Avvisare l’amministratore

In caso di contagio, il personale che lavora per il condominio (portieri, giardinieri, addetti a pulizia e manutenzione) devono avvisare quello che risulta essere il datore di lavoro, ovvero l’amministratore del condominio, e porti in isolamento volontario. Quest’ultimo, in quanto datore di lavoro, deve anche fornire di dispositivi di protezione individuali a coloro che lavorano per il condominio e affrontare tutto quanto serve per la loro salvaguardia.

  • Selezionare il sostituto tramite agenzia per il lavoro

In caso di assenza del portiere il sostituto va individuato tramite agenzia del lavoro ed entrare in servizio dopo adeguato periodo di formazione. Il contratto può essere a tempo determinato e indicare la data di inizio e fine del rapporto di lavoro, l’inquadramento e il tipo di mansioni. Datore di lavoro in questo casa sarà l’agenzia, che ha obbligo di retribuzione e potere disciplinare.

  • Revisione delle tabelle millesimali

In caso di sospensione del servizio del portiere, la tabella millesimale contrattuale può essere rivista in quanto le condizioni del servizio sono mutate.

  • Soppressione del servizio e vendita della casa del portiere

In caso il servizio di portierato non dovesse più essere svolto e si dovesse vendere la casa del portiere, il condominio può decidere con il consenso di tutti i partecipanti, ripartendo poi il guadagno tra tutti i condomini, oppure affittarlo con la maggioranza dei condomini concordi. L’amministratore riscuoterà le locazioni, che saranno attribuite ai condomini secondo i millesimi di proprietà.

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