Potenziale da 30 miliardi di euro: Il mercato degli immobili commerciali
Il mercato immobiliare italiano ha superato completamente lo stop dovuto all’emergenza sanitaria, confermandosi vivace e attrattivo con un aumento del 5,4% delle compravendite nel corso del 2022 e un particolare interesse per le grandi città. Questi sono alcuni dei temi affrontati durante i Real Estate Awards, organizzati da OID – Osservatorio Immobiliare Digitale. L’evento, che si è tenuto il 2 e 3 marzo presso il Grand Hotel Villa Torretta di Sesto San Giovanni dopo tre anni di pausa a causa della pandemia, ha avuto idealista come main sponsor e ha visto la partecipazione di vari relatori, tra cui Armando Vitali, fondatore di Area C1, che ha focalizzato l’attenzione sul settore immobiliare commerciale.
Armando Vitali ha fondato la prima piattaforma dedicata ai servizi per gli immobili commerciali, convinto che questo segmento di mercato meritasse maggiore attenzione da parte degli agenti immobiliari in quanto ricco di potenzialità. Dopo aver creato l’accademia Impresa nel 2020, dedicata al mercato immobiliare commerciale, negli anni successivi ha lanciato Area C1, una piattaforma di servizi che aiuta gli agenti a sviluppare competenze specifiche per l’intermediazione di immobili commerciali, un settore ancora poco esplorato in Italia.
Quale spazio c’è in Italia per le transazioni immobiliari commerciali?
In Italia ci sono circa 50.000 agenzie immobiliari, ma la stragrande maggioranza degli agenti (il 98%) si focalizza sul segmento residenziale. Di conseguenza, il settore degli immobili commerciali è poco presidiato, nonostante rappresenti il 20% del mercato.
Conviene agli agenti concentrarsi su questo segmento di mercato?
La scarsa presenza di operatori determina una bassissima competizione: solo il 2% degli agenti si occupa di immobili commerciali. Questo settore richiede più di altri la presenza di intermediari, infatti il 40% o più delle operazioni viene effettuato senza intermediazione. La causa principale di questa situazione risiede nella scarsa preparazione e nella mancanza di figure specializzate. Pertanto, c’è ampio spazio per la crescita. Inoltre, il mercato di riferimento vale 6 miliardi di euro in commissioni potenziali, e l’impatto economico del settore deriva principalmente dalle locazioni, che rappresentano il vero core business e richiedono una maggiore intermediazione.
Perché l’immobiliare commerciale può essere un buon investimento?
Nonostante l’attenzione mediatica degli ultimi anni sia stata rivolta alla crescita dell’e-commerce, il commercio fisico in Italia ha ancora un peso significativo, con un fatturato di 350 miliardi di euro e 4 milioni di addetti. Questo settore rappresenta un’opportunità interessante per il comparto immobiliare: nel nostro paese ci sono 3 milioni di immobili con affaccio su strada (di cui solo lo 0,1% è high street), il settore immobiliare commerciale genera complessivamente